S’Urtzu e sos Bardianos

Ulà Tirso, ho sentito parlare di questo paesino dell’entroterra sardo circa tre anni fa durante uno degli incontri in associazione.

C’era chi elogiava caldamente l’accoglienza, il buon cibo e il carnevale delle maschere tradizionali. Tutto questo mi ha reso tremendamente curiosa.

In occasione dell’apertura del carnevale di due anni fa, con gli amici dell’associazione fotografica Effezero abbiamo organizzato una spedizione in quel di Ulà Tirso.  Ancora non so se ad attrarci maggiormente era l’idea di vedere le maschere tradizionali o la prospettiva di trovare tante cose buone da mangiare!

E’ così che ho partecipato al mio primo memorial “Lino Caboni” che poi in realtà era la quinta edizione. Sono arrivata ad Ulà in tarda mattinata e la prima impressione che ho avuto è stata quella di essere a casa.

Mentre con gli altri amici fotografavamo la chiesa, un signore ci ha chiesto da dove arrivavamo e dopo aver saputo che eravamo del “sud” ci ha invitato ad assaggiare le zippole che erano state appena preparate. Solo più tardi abbiamo scoperto che il signore era il sindaco del paese!

La tavolata di zippole era uno spettacolo per gli occhi, una delizia per il palato visto che erano ottime, ma era nulla in confronto alla pasta che ci hanno offerto per pranzo nella sede del gruppo “S’Urtzu e sos Bardianos”.

L’aria di attesa che si respirava in quel magazzino adibito a sala da pranzo era coinvolgente, così come lo è stata la festa che ha avuto luogo per le vie del piccolo paese abbarbicato sui monti tra Oristano e Nuoro.

Ma chi era Lino Caboni e che ruolo aveva ricoperto?

Quando ho chiesto a Stefano, uno dei componenti del gruppo, chi fosse Lino Caboni, mi ha risposto: “Lino Caboni era una grande persona, è stato uno di coloro che hanno fatto grande la nostra associazione, uno dei padri fondatori della maschera e uno di coloro che hanno partecipato nella ricerca condotta dalla Pro Loco per riscoprire la nostra maschera 20 anni fà. E’ stato vicepresidente e cassiere nonché segretario della maschera negli anni in cui, prima di morire, ne ha fatto parte.”

Il memorial è nato nel 2008 dall’idea di commemorare e ringraziare una persona che era stata importante per l’unione del gruppo. Stefano mi ha raccontato che il ricordo di Lino è importante e chi non lo conosceva può percepire attraverso la festa cosa ha aiutato a creare.

Lino Caboni aveva 40 anni quando è stato stroncato da un infarto fulminante, lasciando la moglie e la figlia appena tredicenne. In paese era conosciuto perchè era l’autista dello scuolabus e del  mezzo che permetteva ai ragazzi dell’associazione di spostarsi per le varie manifestazioni, era anche l’animatore e uno dei più accaniti sostenitori dello studio sullle maschere tradizionali.

Ha collaborato per anni con la Pro loco di Ulà Tirso per cercare di far conoscere le maschere de S’Urtzu e sos Bardianos al di fuori del paese.

L’associazione nata per valorizzare le maschere conta oggi 30 soci, di cui 20 sempre presenti alle manifestazioni.

La maschera rappresenta la contrapposizione tra uomo e la bestia, allegoria quasi sempre presente in tutte le maschere tradizionali sarde. Nel gruppo sono presenti tre figure principali: S’Urtzu (la bestia), Sos Bardianos (i padroni) e sa Maskinganna (il diavolo).

Chi impersona s’Urtzu veste una pelle di cinghiale,  un cinturone con un campanaccio e un pezzo di sughero sulla schiena. Il pezzo di sughero serve ad attutire i colpi di bastone che vengono inferti da sos Bardianos, uomini con il viso e il vestito di colore nero. A questi si affianca la Maskinganna, altra figura popolare sarda, che di solito rappresenta il diavolo.

Chiacchierando con Stefano, ho scoperto che lui è entrato nel gruppo quando aveva 11 anni e che non riusciva a spiegare l’emozione e l’orgoglio che provava ogni volta che indossa le vesti de “S’Urtzu” o de “Sos Bardianos”. Per lui è importante portare la maschera fuori da Ulà Tirso, ma è ancora più importante far conoscere il suo piccolo paese.

L’apertura del carnevale si avvicina, come l’anno scorso e due anni fa ho l’intenzione di andare a fare una passeggiata per incontrare gli amici di Ulà Tirso!

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